Cascate di Cittiglio: come arrivare, cosa fotografare, quando andare

Dopo avervi descritto la nostra gita alle Cascate di Ferrera, siamo ancora nelle splendide valli del Varesotto, non molto lontani dal lago Maggiore, e come avrete intuito dal titolo, ci troviamo alle Cascate di Cittiglio.

Ci troviamo in un fitto bosco, un luogo dove uomo e natura hanno stretto un patto indissolubile di reciproco rispetto: qui possiamo trovare una magnifica area pic-nic, dove sono presenti delle griglie in pietra dove chiunque può usufruirne, senza però deturpare l’ambiente circostante, patrimonio varesino. Qui nasce il torrente San Giulio, un limpido corso d’acqua che scorre sinuosamente tra questa valle incontaminata, vantando le acque più pulite del territorio.

Questa è una meta unica sul territorio, molto rinomata tra gli appassionati di natura ed escursionismo della zona, attirando anche molti intrepidi esploratori dalle province circostanti.

 

Cascate di Cittiglio: come arrivare

Le cascate di Cittiglio godono di un enorme vantaggio rispetto a molte altre zone della zona: sono facilmente raggiungibili e segnalate su Google Maps. Grazie a quest’ultimo, potrete facilmente inserire “cascate di Cittiglio”, seguire le indicazioni fino ad arrivare ad una strada sterrata, fino alla fine di essa, chiusa mediante una sbarra. Li potrete lasciare la vostra auto e proseguire a piedi, come abbiamo fatto noi.

 

Cittiglio ospita, come Ferrera, un complesso di tre cascate: la prima cascata è facilmente raggiungibile. Seguendo la strada superando l’area pic-nic, tenendo la sinistra al bivio che incontreremo dopo pochi minuti di sentiero, incontreremo un piccolo ponticello in legno che senza alcuna fatica ci farà superare il torrente San Giulio, arrivando così ai piedi della prima cascata. Questa prima cascata è situata tra i pendii dei versanti che formano questa meravigliosa valle, un luogo tranquillo dove il silenzio regna sovrano, interrotto solamente dal dolce scroscio dello scorrere dell’acqua, l’ideale per una domenica pomeriggio dopo una settimana lavorativa molto pesante, dove scaricare tutto lo stress lasciandolo trascinare a valle da queste acque cristalline.

Per gli appassionati di fotografia come noi, però, la prima delle tre cascate di Cittiglio non offre punti suggestivi; non abbiamo infatti la possibilità di avvicinarci alla cascata, in quando il torrente è troppo fondo ai piedi della conca, e l’incanalarsi naturale del vento tra quei pendii rende impossibile mantenere la lente della nostra fotocamera asciutta per più di due o tre secondi, ci tocca salire.
La seconda delle tre cascate di Cittiglio è agibile da poco, siamo stati molto fortunati. Dopo un arduo sentiero di quasi una ventina di minuti, dove si alternano ripide scalate sulla nuda roccia e sentieri non molto sicuri che cadono a picco sulla valle, si arriva finalmente alla seconda cascata. Da segnalare inoltre che questo sentiero è stato riaperto da poco tempo, ma non per lavori subiti: infatti le forti piogge e la neve hanno causato la caduta di molti alberi e in alcuni punti il sentiero è veramente pericoloso; se non volete perdervi questo spettacolo naturale vi consiglio di portare con voi molta acqua, di vestirvi con un abbigliamento adatto, specialmente ora che siamo in estate, ovvero scarponcini da trekking (che potrebbero anche essere le vostre migliori scarpe da running) e una maglia di ricambio, in quando più della metà del sentiero è esposto al sole cocente estivo. Ricordatevi sempre di fare delle pause durante il tragitto, permettendo così al vostro corpo di metabolizzare il cambio di altezze, perché non potete permettervi un mancamento su questo sentiero.
Per quanto riguarda l’ultima tra le cascate di Cittiglio, essa non è ancora agibile, come accennatovi qualche riga sopra; i forti temporali hanno reso inagibile il sentiero già precario, speriamo che la guardia forestale e gli enti di competenza facciano il loro dovere per riportare in auge questo luogo unico. Abbiamo già inviato delle segnalazioni, speriamo ci ascoltino, ma siamo molto fiduciosi. Tuttavia, noi temerari del Pixel Fotoclub non ci fermiamo di certo davanti a qualche imprevisto, quindi zaini e cavalletti in spalla, e si sale.

 

Cascate di Cittiglio: cosa fotografare e che attrezzatura portare

Non vogliamo spaventarvi, ma questo sentiero non è adatto a tutti: vestitevi in maniera consona al percorso che andrete ad affrontare, scarpe comode da trekking, abbigliamento di riserva una volta giunti a destinazione per non prendere malanni causati dal vostro sudore uniti al forte vento al quale andrete in contro, e soprattutto litri d’acqua e qualche frutto, per i sali minerali che dovrete reintegrare. La seconda tra le tre cascate di Cittiglio è senza ombra di dubbio la più appetibile fotograficamente parlando, sembra di stare in un’altra epoca, in un odeon greco: la cascata è la nostra stella, situata al centro circondata da enormi rocce che permettono di ammirarla da entrambi i lati, un livello dell’acqua talmente basso da permetterci di guadare il torrente anche senza l’uso di stivali di gomma, anche se vi consigliamo di portarli sempre con voi in quanto vi offrono una comodità e un’agilità quando scattate, permettendovi di pensare solamente alla vostra inquadratura. Vi trovare in un luogo primordiale, come potete vedere nelle fotografie presenti in questo articolo, non abbiate fretta, nella fotografia paesaggistica la fretta è una cattiva consigliera. Portatevi sempre con voi un cavalletto, l’ideale e necessario per le lunghe esposizioni, tecnica predominante per la vostra fotografia di paesaggio. Un altro importante alleato in questa branca della fotografia è l’utilizzo di filtri ND, ovvero dei filtri a densità variabile, che filtrano i raggi del sole bloccando l’accesso al sensore, permettendovi così di poter tenere i tempi di esposizione più lunghi possibili, catturando così l’incessante scorrere dell’acqua, donando così un’atmosfera magica alle vostre fotografie. Al contrario dell’uscita alle cascate di Ferrera, il clima questa volta è stato clemente, regalandoci una intensa giornata di sole, permettendoci così di poter offrire ai nostri tesserati una cosa in più: una lezione di ritrattistica in compagnia della nostra bellissima modella, Giada Parrilla, e di Ricky Delli Paoli, teacher della parte di ritrattistica, al contrario di Erik Colombo che si è occupato della paesaggistica. E’ stato un bellissimo esperimento poter dividerci i compiti in questo modo, concentrando nella stessa uscita ritrattistica e paesaggistica e insegnando ai nostri tesserati come sfruttare al meglio la luce naturale, l’uso dei pannelli riflettenti per sopperire alle forti ombre causate della luce del sole e molto altro.


Cascate di Cittiglio: perché fare un’escursione con il Pixel FotoClub

I motivi sono due, semplici e pratici: imparare e condividere. La fotografia è un’arte, è passione, è il prolungamento delle nostre vite, è la rappresentazione visiva di ciò che amiamo, e nel nostro caso, la rappresentazione pratica o digitale della vita. Avrete l’occasione di essere seguiti da degli esperti del settore, dei fotografi professionisti che vi seguiranno ad ogni step, insegnandovi passo passo come sfruttare al meglio la vostra macchina fotografica, ma cosa più importante, vi insegneremo a tirare fuori il meglio di voi: ognuno di noi ha dentro di sé un mondo meraviglioso, una personalità che vuole venire fuori, e perchè non sfruttare la fotografia per questo? La fotografia non è solo passione ovviamente, è anche tecnica, matematica e tanta, tanta pratica: è impossibile pretendere di ottenere scatti perfetti senza sapere come impostare i parametri della nostra macchina, senza sapere come comporre un’immagine, come sfruttare le linee guida che la nostra natura ci offre regalandoci scorci sempre nuovi.


Come abbiamo già ribadito nello scorso articolo, nessuno all’interno di Pixel FotoClub è maestro: ci sono fotografi professionisti con più esperienza, ma senza l’arroganza di credersi meglio di voi. La fotografia deve unire, non dividere: il nostro compito è di rendere giustizia a madre natura, così tanto gentile e buona con noi nel regalarci splendide valli e limpidi corsi d’acqua, quindi noi siamo come fruitori in un enorme museo d’arte, dobbiamo solo sederci, stare in silenzio, lasciarci avvolgere dalle sue calde braccia e scattare.

 

Se siete interessati al tesseramento, grazie al quale potrete partecipare a queste ed altre uscite, godere di sconti esclusivi con i nostri partners e imparare nuove tecniche grazie ai numerosi workshop disponibili, vi basterà cliccare qui per saperne di più.


E voi, sarete presenti alle nostre prossime uscite fotografiche? Fatecelo sapere sulla nostra pagina Facebook.

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *